RISCHIO PERCEPITO E RISCHIO REALE
sara vannelli 1 commento

La percezione del rischio è molto diversa dal rischio reale. 
Ecco come riconoscere i rischi reali dei mercati finanziari e le opportunità per approfittare delle oscillazioni di mercato invece di subirle. 

IL RISCHIO PERCEPITO

Immagina di leggere questa frase su una bacheca:
“VENDO MAREMMANO. GLI PIACCIONO I BAMBINI, MANGIA DI TUTTO!”
Nulla di strano direi.

Pensa invece se l’annuncio fosse stato fatto in questi termini.
“VENDO MAREMMANO. MANGIA DI TUTTO. GLI PIACCIONO I BAMBINI!”.
Un po’ diverso non credi? 

E’ solo un esempio di come la nostra percezione dei fatti possa cambiare in un istante a seconda di come ci vengono raccontati.

In finanza, ogni volta che le borse scendono repentinamente il titolo è “bruciati centinaia di miliardi”.
Caso strano, quando accade il contrario non si parla di miliardi che “nascono dal nulla”.

Come sarebbe diverso, quando scendono i mercati, scrivere “centinaia di miliardi sono passati di mano”, e quando salgono “un mucchio di gente oggi ha guadagnato miliardi!”. 

Tutto questo può far sorridere, ma tecnicamente sarebbe più corretto, perché l’unico posto in cui il denaro può essere stampato e/o distrutto è all’interno delle zecche di stato. 

Sui mercati, il denaro non si brucia, né si crea: passa semplicemente da una parte all’altra, solitamente da chi non ha pazienza, a chi ne ha molta
I primi, quando percepiscono un pericolo, corrono a vendere. 

Poiché nei momenti di panico sono molti di più questi (offerta) rispetto a quelli che acquistano (domanda) tendenzialmente i prezzi scendono per raggiungere un nuovo equilibrio (non si bruciano). 

Il coronavirus ci dà una opportunità pressoché irripetibile per analizzare ancora più a fondo questo fenomeno.

La pandemia che stiamo vivendo, è una situazione di tale gravità, che è molto riduttivo (e anche piuttosto inutile), ricordare che è più probabile oggi morire di cancro (o di tante altre patologie), che di Covid-19. 

Cosa succederebbe però, se i telegiornali all’improvviso iniziassero a ripetere che: 

  • La mortalità mondiale è SOLO dello 0,08% (600.000 decessi diviso 7 miliardi di abitanti) 
  • SOLO lo 0,21% della popolazione mondiale è stata contagiata (14,5 mln/7 mld di abitanti)
  • Più della metà dei contagiati è completamente guarita

DATI UFFICIALI.

È ragionevole pensare che, se la comunicazione adottasse toni di questo tipo, la maggior parte delle persone non seguirebbero più le regole di distanziamento e di prudenza. 

È dunque corretto e socialmente indispensabile invitare di continuo noi tutti a mantenere alta l’attenzione, guai se accadesse il contrario. 

Ciò però dimostra ancora una volta che è in base al nostro PERCEPITO, che si adottano decisioni e comportamenti.

Ulteriore dimostrazione sta negli episodi che tutti ricordiamo: nei primi giorni dell’emergenza, sono stati assaltati supermercati e stazioni ferroviarie. 

Molte di quelle persone oggi sarebbero pronte a dire che il Covid-19 è scomparso. La realtà è nel mezzo naturalmente ed è di quella che stiamo parlando, ma la mente umana non si muove secondo queste sagge dinamiche. 

Se, Dio non voglia, vi sarà in futuro un nuovo “lockdown”, è pressoché certo che tali atteggiamenti si ripeteranno. 

Nello stesso modo, alle prossime discese di borsa, possiamo scommettere che milioni di investitori fuggiranno repentinamente dai mercati.

In tutti questi casi subentrano effetti “gregge” o “panico”, che alla luce dei dati e degli insegnamenti della storia, sono dannosi per chi li porta in essere e immediatamente dopo anche per tutto il mondo circostante. 

DIFFERENZE TRA RISCHIO PERCEPITO E RISCHIO REALE

Ogni qualvolta c’è un evento che ci getta nella confusione mentale, l’istinto umano ci porta a questi errori e spunta fuori da qualche parte quella che io chiamo la “tabella delle palle”.

Essa indica la mortalità di eventi che vengono percepiti in modo diverso rispetto ai dati reali. 

rischio percepito e rischio reale

Facciamo un esercizio: secondo te, dopo quanto detto sopra, dove si posiziona la circonferenza più grande dell’attuale CORONAVIRUS? 

Lungi dall’assumere posizioni riduttive o peggio negazioniste, collocarlo in maniera corretta ti aiuterà a salvare un bel po’ di risparmi: 

Infatti solo il quadro reale, e non il percepito, può far dimensionare nel modo giusto l’entità e la durata dei cicli recessivi che di sicuro ci aspettano, e quindi a costruire investimenti che possano attraversare questo periodo in modo razionale, non perdendo ma portando a casa guadagni e molte, molte soddisfazioni. 

Tutto ciò è possibile farlo da soli? 

Uno dei valori aggiunti che un consulente può dare, è proprio quello di “alleggerire” il cliente dagli errori (c.d.bias) mentali che sistematicamente inducono a sbagliare le nostre decisioni sui soldi. 

Perciò mentre il titolare dei risparmi del patrimonio si spaventa amabilmente davanti al Tg, il consulente sa come proteggere nel frattempo i suoi soldi da scelte affrettate e dissennate. 

Vuoi conoscere bene i rischi reali dei mercati finanziari e le opportunità per approfittare delle oscillazioni di mercato invece di subirle? 

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