fondi pensione
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PERCHÉ, QUANDO E COME SCEGLIERE UN FONDO PENSIONE 

Ti è venuta CURIOSITÀ sui FONDI PENSIONE sentendo continuamente che la previdenza è in CRISI?
Ti dicono che ci devi mettere il tuo TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO, ma nessuno ti ha mai spiegato perché TI CONVIENE? 
Ti capita a volte di pensare alla pensione dei tuoi FIGLI, ma è un momento LONTANO e rimuovi immediatamente il PROBLEMA? 

Sei consapevole che, probabilmente, qualcosa VA FATTO il PRIMA  POSSIBILE, però sai anche che prima di FARLO, occorre saperne di più al riguardo.

la rete è piena di informazioni sulla pensione

La Rete è piena di informazioni, ma il RISULTATO di solito è solo di farsi venire un bel mal di testa!

In questa breve guida ti darò qualche semplice consiglio e finalmente iniziare ad AGIRE. 
Buona lettura!!

Solitamente, quando viene spiegato il mondo dei FONDI PENSIONE, si inizia dalla storia di tutto il sistema previdenziale italiano e i malcapitati (sia operatori del settore che, molto più raramente, normali cittadini) tendono ad addormentarsi sulla sedia dopo i primi dieci minuti. 

mosaico

Questo perché le modifiche su questo tema negli anni sono state moltissime, ed il risultato è stato un mosaico ai più incomprensibile, fatto di tunnel, finestre e finestrelle, scivoli, scalini e scaloni di ogni tipo. 

In questo inferno di regole, sapere QUANDO andare in PENSIONE ma soprattutto il COME poterlo fare in SICUREZZA è diventato complicato
Sul QUANDO non possiamo influire al di là di rarissime ECCEZIONI, lo stabilisce la normativa sulle pensioni, attuale e futura.

Ognuno di noi può invece influire molto, con le proprie scelte, sul COME
Per chi ha la fortuna di avere dinnanzi a sé tanto TEMPO, una giusta scelta può letteralmente CAMBIARE LA VITA.  
Nelle prossime righe iniziamo insieme a capire in che modo. 

QUANDO SI PUÒ ANDARE IN PENSIONE

E’ inutile che ci mettiamo a fare tabelle e grafici perchè: 

  1. cambieranno
  2. sono noiosi (farei lo stesso errore di tutti gli altri articoli sull’argomento) 

Perciò sintetizzo, tranne alcune eccezioni ci andremo a 67 anni. 

COME SI PUÒ ANDARE IN PENSIONE

Anche qui la risposta è relativamente semplice: 

  1. bene (con la pensione STATALE riusciremo a mantenere il tenore di vita)
  2. male (la pensione STATALE sarà molto più bassa del nostro ultimo “stipendio”: il tenore di vita sarà molto ridimensionato).

Sarà la numero 1 se ci saremo organizzati in tempo e la 2 se non lo faremo, pensando che qualcuno lo faccia per noi. 

andare in pensione

D’altra parte la dinamica non è molto diversa da quello degli altri tipi di pianificazione. 

Dall’organizzazione di una semplice cena con amici, fino al passaggio generazionale di un’azienda, la morale rimane la stessa: se aspettiamo che sia qualcun altro ad organizzare, dobbiamo esserne pronti a subirne le conseguenze (nel caso della successione, qualcuno le subirà al nostro posto).

Cosa significa oggi, RIMANERE FERMI? 

rimanere fermi

Nel nostro sistema, vuol dire che CI ACCONTENTIAMO della nostra pensione STATALE che può essere erogata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) oppure se si è professionisti, dalla varie “CASSE PROFESSIONALI”.

COME viene calcolata la pensione di un cittadino e CHI la paga?

Il “SALVADANAIO” (cioè la somma dei contributi che hai VERSATO durante la tua vita lavorativa) viene MOLTIPLICATO per un numero che si chiama COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE

Si chiama così, perché TRASFORMA il contenuto del SALVADANAIO (c.d. MONTANTE CONTRIBUTIVO) in una RENDITA: per semplificare, ciò che hai versato ti verrà restituito piano piano, quella sarà la tua pensione. 
Vediamo ora CHI la paga. 

Il sistema pubblico italiano è a c.d. RIPARTIZIONE. Vuol dire che OGNI ANNO coloro che lavorano e versano i CONTRIBUTI, pagano direttamente i PENSIONATI di QUELL’ANNO. 
Questo passaggio si chiama infatti “patto tra generazioni”. 

Non è un patto molto solido: in Italia lavorano 23 milioni di persone contro 38 milioni di cittadini NON ATTIVI. 

Siamo seduti a un grande banchetto dove non c’è cibo per tutti. Il problema esiste da moltissimi anni e finora “ha pagato Pantalone”: lo Stato sopperisce laddove le prestazioni pensionistiche superano i contributi versati.   

Questo squilibrio è destinato ad aumentare. La pandemia COVID – 19 contribuisce ad aggravare una situazione già fortemente compromessa. 

In Italia purtroppo le pietanze stanno finendo, i commensali aumentano e se rimane fame, non ci saranno supermercati, bar o ristoranti aperti.Una sorta di “lockdown previdenziale”.  

risorse

Purtroppo i governi hanno pochi modi per rimettere le cose a posto. Possono aumentare:

  1. il peso dei contributi
  2. il numero degli occupati
  3. l’età pensionabile di chi lavora oggi 

E’ piuttosto evidente che tutte e tre le cose, specialmente in questo periodo storico, sono molto improbabili. Ne consegue che la pensione PUBBLICA sarà sempre più in PERICOLO.
Cosa fare allora?? 

Mai come sul tema pensione, vale la storica e celeberrima favola di Esopo, sulla Formica e la Cicala. 
In questo campo fare la formica significa aprire subito un bel FONDO PENSIONE. 

Cos’è un FONDO PENSIONE? 

fondo pensione

Tutti pensano di saperlo, ma pochi ne conoscono davvero le reali caratteristiche, proverò ad elencarle qui di seguito. 

  1. è uno strumento concepito per portare i soldi alla pensione, possibilmente facendone trovare di più di quelli versati. Per questo motivo ha una serie di regole piuttosto rigide per evitare che questi soldi vengano spesi prima: motivi di salute, inoccupazione prolungata, o acquisto e ristrutturazione di casa. Solo fino al 30% per altre motivazioni.
  2. le somme versate danno vantaggi fiscali enormi e inconfutabili, sia nel momento del contributo, sia nella sua gestione, sia al momento in cui ci tornerà indietro. 
  3. è uno strumento inattaccabile da terzi, qualsiasi cosa succeda, perché ha natura previdenziale 
  4. è molto meno costoso e più redditizio di tanti altri investimenti
  5. se sopravviviamo ai nostri soldi (cioè finiscono mentre siamo ancora vivi e vegeti), il fondo pensione continua a pagarci finché campiamo. 

Questo ultimo rischio, chiamato di longevità, è di sicuro molto sottovalutato: tutti ci auguriamo di vivere il più possibile, perciò ciò non viene percepito come un rischio. Ma il fatto di rimanere senza un reddito, quello si che è un evento rischioso, e ciò può valere e durare per molti anni. La RENDITA VITALIZIA di un fondo pensione può attenuare questo rischio. 

Le domande che spesso vengono poste sui FONDI PENSIONE SONO: 

  1. si deve versare per forza? 
    La risposta è NO. 

Il legislatore sui fondi pensione ha lasciato la massima libertà in questo senso: si può versare CIÒ CHE SI VUOLE, QUANDO SI VUOLE. 
ATTENZIONE PERÒ: 

Questo è uno dei casi in cui la LIBERTÀ NON è una cosa BUONA: se VERSO POCO, alla fine nel salvadanaio (MONTANTE) troverò POCO.

2. se muoio i miei soldi che fine fanno? 
Tutto ciò che mettiamo in un FONDO PENSIONE, si trasferisce agli eredi, sia legittimi che testamentari. 

3. devo versare sempre nello stesso fondo pensione? 
La risposta è NO: non si è obbligati a tenere i propri contributi sempre nello stesso FONDO PENSIONE, perché dopo 2 anni di PERMANENZA nel fondo, si può passare ad un altro.

Per riassumere, ti lascio questa piccola tabella sui FONDI PENSIONE.

vantaggi e svantaggi del fondo pensione

Se ora è un pò più chiaro cosa sia un FONDO PENSIONE e PERCHE’ occorre farlo, possiamo rispondere anche alle altre due domande introdotte all’inizio di questo articolo. 

IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (TFR) NEL FONDO PENSIONE

Da qualche anno, è obbligatorio comunicare al datore di lavoro che abbia più di 50 dipendenti, dove va il TFR che matura insieme al tuo stipendio. 

La legge prevede che il NON SCEGLIERE sia una SCELTA: si chiama SILENZIO – ASSENSO. In questo caso, il TFR viene fatto confluire nel Fondo Pensione della tua categoria oppure in mancanza, nel Fondo dell’INPS (una gestione sostanzialmente infruttifera).

Tale opzione è IRREVERSIBILE (non si può cambiare idea). Una volta che il TFR finisce nel circuito dei fondi, lì rimarrà fino alla tua pensione. 
Spaventati da tale prospettiva, 9 italiani su 10 si precipitano a prendere la seconda strada: esprimere esplicitamente la propria volontà. 

Soltanto che – sviati da una cultura diffusa e dalla paura di sbagliare, molto spesso la volontà è di lasciare il TFR in AZIENDA (“NON SI SA MAI”). 

Qui nasce l’equivoco: la partita tra TFR e FONDO PENSIONE per fare un paragone con il calcio, è simile a quella tra il REAL MADRID e una buona squadra di Serie B. Praticamente non inizia nemmeno: fuori dalla metafora, il fondo pensione è il REAL MADRID. Questo soprattutto per DUE MOTIVI. 

  1. MOTIVO FISCALE: sul TFR la tassazione minima è il 23%. Il Fondo pensione ti farà pagare TASSE molto più basse: da un massimo del 15% fino a un minimo del 9%. 
  2. MOTIVO FINANZIARIO: se pianti un albero, tanto vale raccogliere i frutti più grandi quando sono maturi. Il TFR non è molto ambizioso in questo senso perchè il massimo che può darti ogni anno è l’1,5% fisso più il 75% dell’inflazione annua (bassa oggi e si può presumere per molto tempo). Con un Fondo pensione hai la possibilità di sfruttare il fattore TEMPO, i MERCATI finanziari, l’INTERESSE COMPOSTO (qui una sua spiegazione semplice e intuitiva): il tuo albero ha davvero moltissime probabilità in più di crescere e dare i frutti migliori. 

I temerari che hanno letto sin qui, ora staranno pensando: “ma il TFR lo riprendo prima, perché mi viene liquidato quando dovessi interrompere il mio rapporto di lavoro. Invece il fondo pensione no, perché devo aspettare di andare in pensione”. 

L’osservazione è corretta, ma ricordo che il fondo pensione nasce proprio per farti trovare i soldi quando andrai in pensione. In tutti gli altri casi (TFR compreso) rischi di spenderli prima, e di ritrovarti al momento della pensione senza le risorse necessarie!  

IL FONDO PENSIONE PER MINORI 

Se il momento della pensione ti sembra lontano, sicuramente quello dei tuoi figli lo è ancora di più. 

Ma sono pronto a scommettere che il pensiero di quanto sarà difficile per loro ti ha sfiorato spesso, misto a quel senso di impotenza che ci arriva quando i problemi sembrano al di fuori della nostra portata. 

La distanza di un momento così lontano è però un enorme vantaggio per loro, ed è davvero delittuoso non sfruttarlo. 

fondo pensione per i propri figli

Cosa faresti se ti dicessi che oltre che per loro, il vantaggio è anche per i genitori? 

L’apertura di un FONDO PENSIONE per un figlio NON HA CONTROINDICAZIONI, ma SOLTANTO VANTAGGI: 

  • si può aprire da quando nasce in poi, a costi zero. 
  • l’aderente (il figlio) matura “anzianità contributiva” senza accorgersene. L’anzianità contributiva è quella CLESSIDRA che consente a chi aderisce a un FONDO PENSIONE di poter riscattare anticipatamente i suoi soldi, come spiegato nella prima parte dell’articolo (8 anni). 
  • l’aderente (il figlio) matura “anzianità fiscale” senza accorgersene: strettamente collegata al punto precedente, vuol dire che la CLESSIDRA scorre anche per il fisco, e al momento di andare in pensione si pagherà il minimo, ovvero il 9%. (Per avere questo privilegio fiscale sono necessari 35 anni dal momento della prima iscrizione). 
  • consente al genitore – in veste di tutore legale, la deduzione fiscale di tutto ciò che si versa all’interno del Fondo Pensione del figlio (fino al limite di 5164 € / anno) finchè questo è a “carico”.

Fuori dall’elenco voglio però sottolineare il vantaggio più grande: chiunque nel corso della vita di tuo figlio può decidere di mettere via delle piccole o grandi somme per lui, semplicemente facendo un bonifico verso il suo Fondo Pensione.  

Spesso non si sa cosa regalare a battesimi, prime comunioni, feste di compleanno. 
Questo è un regalo intelligente, perché la somma di tante cifre piccole per lui costruirà un grande tesoretto che crescerà senza nessuno sforzo. 

investire nel fondo pensione

Il TEMPO a volte può essere un NEMICO, ma in questo caso è il più grande ALLEATO. 

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