costi degli investimenti
sara vannelli Nessun commento

Anche se la legge obbliga le banche a comunicare i costi ai propri clienti, questo non avviene in maniera chiara.
Una maggiore trasparenza arriva se si è seguiti da un professionista iscritto all’Organismo dei Consulenti Finanziari, ma su 30 milioni di clienti bancari solo il 10% ne ha uno.

In questi momenti storici è URGENTE individuare il REALE VALORE di una consulenza SERIA e COMPETENTE, con grandi vantaggi per i tuoi risparmi e per il tuo patrimonio. Se poi ci si affida a uno dei 200 consulenti italiani certificati EFP, la qualità è enorme.

Hai presente la settimana enigmistica quando arrivi al gioco “AGUZZA LA VISTA”? 
Da piccolo era decisamente uno dei miei preferiti. Alcune differenze erano davvero difficili da individuare. Solitamente spuntavano fuori dopo aver sbattuto la testa contro il muro per diversi minuti. 

Nel mio lavoro spesso mi capita di ricevere domande da persone seguite da una banca o dalle poste, circa i costi che veramente sostengono per i loro investimenti.

Per i non addetti ai lavori, è un’analisi che si avvicina molto al gioco dell’aguzzare la vista. Infatti, nella maggior parte dei casi (9 su 10) i COSTI sono nascosti all’interno dei rivoli e delle clausole del contratto di investimento, che si firma all’inizio e che non si può più cambiare.

COSTI NASCOSTI DEGLI INVESTIMENTI

In questi giorni oltre all’angoscia per la salute, attraversiamo anche una grave crisi economica

  • Come tutti sanno, nell’ultimo mese vi sono stati dei crolli di borsa conseguenti la pandemia. Con essi, i valori degli investimenti di molti risparmiatori sono inevitabilmente scesi. 
  • Le flessioni più pesanti sono proprio per tutti i risparmiatori che a suo tempo hanno IMPROVVISATO le scelte di investimento. In questo momento infatti si evidenzia moltissimo la sproporzione tra il servizio ricevuto e le commissioni pagate. 

Il principio “Occhio non vede, cuore non duole”  che per i costi degli investimenti per molti significa che non sanno nemmeno di averne, non vale più

Nel momento in cui mostro ai clienti le commissioni sui loro investimenti in banca, spesso capita che si stupiscano, poichè li trovano alti.

Il grave problema è che il servizio di consulenza finanziaria mediamente offerto oggi in Italia è – diciamolo a bassa voce – misero se non completamente inesistente
In generale la mancanza di assistenza negli investimenti crea enormi danni finanziari. 

In un periodo come questo si aggiungono anche i danni psicologici (che hanno conseguenze molto pesanti anche sui primi).

I numeri del nostro paese in questo senso, sono chiarissimi: 

  • in generale, solo il 10% scarso dei clienti delle banche, (circa 3 milioni di persone su 30) sono seguite da un professionista iscritto all’Organismo dei Consulenti Finanziari. Ciò significa che circa 27 milioni di italiani non sono seguiti da un consulente ABILITATO.

In questi giorni di grave emergenza si stanno verificando, per questi 27 milioni di italiani, 3 eventi che possiamo definire “antipatici”: 

PROBLEMI PER CHI NON HA UN CONSULENTE FINANZIARIO
  1. Moltissime persone lamentano di non riuscire a parlare con la propria banca
  2. Il 70% dei clienti delle banche tradizionali, che non sono disinvolti con Internet, NON RIESCONO ad avere informazioni aggiornate e complete
  3. Il funzionario di banca è sicuramente più preoccupato per la salute e di tutta la situazione generale, che per la soddisfazione del suo cliente

Cosa succede invece, in questo momento di grave difficoltà, ai 3 milioni di clienti di un consulente finanziario

  • TROVANO IL CONSULENTE più o meno 12 ore al giorno tutti i giorni lavorativi della settimana
SOLUZIONI E FUNZIONI CONSULENTE FINANZIARIO
  • OTTENGONO LE INFORMAZIONI E LE RIFLESSIONI di cui hanno bisogno: tutti i dati aggiornati e puntuali sui loro investimenti e considerazioni diverse da quelle reperibili da comuni giornali e telegiornali. 
  • RICEVONO ASCOLTO: non dimentichiamo che il suo lavoro è quello di curare gli interessi dei suoi clienti

In conclusione per trovare GIUSTI i costi di un investimento, un cliente deve avere un servizio di consulenza all’altezza

Oggi più che mai si conferma che ciò che viene dato per scontato entrando in una banca, quasi sempre NON lo è.

E per tornare al paragone con le vignette “AGUZZATE LA VISTA”, un risparmiatore che voglia gestire al meglio il suo patrimonio dovrebbe verificare i TITOLI del consulente:
è impensabile che la ricchezza dei cittadini venga gestita da persone che non hanno studiato per farlo.

Ormai, con le risorse di internet a disposizione di tutti, si possono verificare facilmente sia il titolo di studio che l’abilitazione obbligatoria all’Albo.

Ma, “aguzzando la vista”, si  possono individuare i pochi professionisti che hanno deciso volontariamente di far certificare da un organo super partes i diversi livelli delle loro competenze

Questo organo si chiama Efpa (European Financial & Planning Association) e ha strutturato un percorso di esami molto rigoroso e un severo codice etico.

EUROPEAN FINANCIAL PLANNING ASSOCIATION

Per superare questi esami il candidato deve affrontare studi di natura matematica e statistica, giuridica e normativa, economica e finanziaria.

In seguito, i professionisti certificati dovranno MANTENERE la qualifica attraverso crediti formativi che potranno ottenere frequentando corsi a loro spese.

Ma ciò non basta: i consulenti dotati di queste abilitazioni non devono aver MAI subito sanzioni, né sospensioni di alcun genere.

Lo standard di qualità più alto è quello di European Financial Planner, in Italia poco più di 200 unità, regolarmente rintracciabili sul sito istituzionale.

A tutto questo in alcuni rari casi, si aggiunge uno sforzo economico da parte del professionista, per dotarsi di piattaforme di calcolo terze e slegate dagli interessi per la banca per cui lavora, allo scopo di analizzare al meglio i portafogli che costruisce o che gli viene chiesto di studiare. 

Tutto ciò si riassume in etica, onorabilità e preparazione continua: elementi di sicuro NECESSARI in qualsiasi attività di consulenza, ma ancor più quando si parla di gestione e consigli sul denaro.

Direi che fatta la somma di tutte queste cose, diventa molto più semplice capire quanta differenza ci sia tra una consulenza e l’altra.
Soltanto percependo il VALORE di questa differenza si potrà ritenere appropriato il COSTO.

Nel prossimo articolo approfondiremo quanto sia PERICOLOSO occuparsi di investimenti per conto proprio o peggio insieme al “primo che passa”, facendo alcuni esempi pratici. 

Rivolgiti sempre a un professionista preparato e certificato, e non ci saranno mai sorprese, nemmeno nei periodi più difficili come questo. 

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Contattami, sarà un piacere fornirti le risposte che cerchi o chiarire eventuali dubbi che hai.

Vuoi scoprire la differenza tra un consulente finanziario e un impiegato bancario? Guarda questa infografica.