Con chi investire? A chi chiedere i giusti consigli sui soldi? Come puoi evitare di commettere errori in questa importantissima fase legata all’investimento? Ecco come scegliere il Pilota e il Navigatore
Una volta stabiliti gli obiettivi per i tuoi investimenti e compreso che per ognuno di loro esistono una serie di strumenti che ti aiutano a raggiungerli, occorre farsi l’ultima domanda: con chi investire?
L’elenco delle figure, più o meno qualificate, a cui ti rivolgi quando hai bisogno di consigli sui soldi, è molto lungo. A questi si aggiunge oggi “l’intelligenza” artificiale (i c.d. ROBO ADVISOR).
- Qual è l’interlocutore giusto?
- A chi puoi dare la tua preziosa fiducia?
- Si può fare da soli?
Nella terza e ultima parte della mia breve guida, proveremo a trovare le risposte per non commettere errori fatali.
Quando ero studente passavo molto tempo libero su un videogioco molto in voga all’epoca dove ci si metteva al volante di una splendida Subaru Impreza, una delle storiche macchine del RALLY.
Nel rally il navigatore ha un RUOLO FONDAMENTALE.
È la persona che si siede accanto al pilota e in tempo reale, ad altissima velocità, gli anticipa la strada con tutte le sue mille insidie.
In tempi più recenti, si utilizza questo termine quasi sempre per quell’accessorio che ormai tutti abbiamo in macchina, integrato nel cruscotto o sul telefono.
Grazie al navigatore satellitare, riusciamo a sapere il percorso per ogni nostra destinazione nel giro di pochissimi secondi, ovunque ci troviamo.
Spesso sentiamo parlare di RALLY anche sui mercati finanziari, quando le borse salgono rapidamente. Purtroppo è una metafora che rappresenta solo una parte della realtà.
Come sappiamo bene, specialmente in questo periodo, i crolli dei mercati non si possono prevedere quando invece è lì che servirebbe di più avere qualcuno che ci dica le cose in anticipo con la mappa in mano.
Quando si tratta di dare consigli sui soldi (o peggio sull’investimento), molti credono di avere questa mappa ma a mio giudizio essa non esiste: l’unico modo per avere le informazioni certe prima che accadano è penalmente perseguibile.
La legge infatti punisce molto severamente chi utilizza o diffonde, oppure crea i presupposti per una speculazione su dati riservati o che comunque non siano di dominio pubblico.
Per gli appassionati di cinema, il capolavoro di Oliver Stone “Wall Street” del 1987, spiega molto bene questo genere di comportamenti, che hanno il nome tecnico di “INSIDER TRADING” e “AGGIOTAGGIO”.
Proprio perché la PREVISIONE, nell’investimento, è mendace per definizione, per Il VIAGGIO dei nostri SOLDI, occorre porsi la domanda:
- esiste un NAVIGATORE che possa guidarci in queste scelte? E se esiste, che vantaggi REALI ci può dare?
Prima di rispondere, vediamo che succede se si decide che non c’è bisogno di alcun navigatore e che sia sufficiente il PILOTA, cioè noi stessi.
Esistono moltissime persone che badano da sole ai loro risparmi e a gestire il proprio patrimonio. Essendo un consulente finanziario, la prima cosa che spiego ai miei clienti prima di iniziare a lavorare insieme è che FARE DA SOLI È POSSIBILE, anche senza il mio aiuto.
Ho già parlato di questa importante opzione ma è sempre utile ribadire il ragionamento.
Per ottenere dei risultati è sufficiente che vi siano 3 semplici ingredienti:
- IL TEMPO
- LA VOLONTÀ
- LE CONOSCENZE
Credo che ciò accomuni il 99,99% delle attività, così come la considerazione, piuttosto scontata, che i 3 fattori devono essere presenti tutti contemporaneamente.
Nei rari casi in cui ciò accade, emerge comunque un piccolo “inconveniente”, rappresentato dalla componente emotiva.
Qualunque sia il livello di competenza, di passione e le ore che si riescano a dedicare all’investimento, capita di prendere decisioni profondamente sbagliate per colpa di un nemico inatteso: sé stessi.
Esiste una parte delle scienze psicologiche che studia queste dinamiche ed è la FINANZA COMPORTAMENTALE: centinaia di prove e test dimostrano che essere coinvolti direttamente con i propri soldi (o pensare autonomamente all’investimento) crea una serie di errori (c.d. bias) mentali.
Questi errori sono talmente importanti e condizionanti sulle decisioni in tema di soldi, che sono elencati addirittura sul sito della CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), che rappresenta in Italia la massima autorità di vigilanza dei mercati finanziari, nella parte dedicata all’educazione finanziaria.
Alla luce di tutto ciò, poniamoci nuovamente la domanda: si può fare da soli?
La risposta a questo punto dovrebbe essere meno sicura: possiamo introdurre il concetto di NAVIGATORE in modo più consapevole.
In questo campo, decidere di lasciarsi affiancare comporta 3 vantaggi essenziali (anche a chi è convinto di poter pensare in autonomia ai propri soldi e all’investimento):
- Un CONFRONTO, portando informazioni, conoscenza ed esperienza anche al più scaltro degli investitori.
- Un CONFORTO, in tutti i momenti in cui è alto il RISCHIO che l’EMOTIVITÀ porti ad adottare soluzioni sbagliate.
- Uno SPRONE a farsi domande sugli OBIETTIVI di INVESTIMENTO, soprattutto quelli lontani.
Sono tutti e tre importanti. Vediamo perché.
IL CONFRONTO

È inutile sottolineare come, anche per una persona molto preparata sulla materia, le informazioni non siano mai abbastanza.
Un consulente dispone di molte fonti che non sono messe a disposizione del singolo risparmiatore. Mi riferisco a tutta quella parte di notizie altamente specializzate che arrivano dalle società di gestione e di analisi finanziaria con cui quotidianamente gli “addetti ai lavori” collaborano.
Non si tratta di notizie riservate, semplicemente sono complicate. Giungono pertanto a chi parla e scrive nello stesso linguaggio.
Per tornare al nostro VIAGGIO, il ruolo del consulente in questo caso si può paragonare alla figura dell’interprete.
Anche l’avventuriero più disinibito, andando da solo in territori dove la madrelingua gli è estranea, necessità di averne uno.
Naturalmente ci sarà bisogno di fiducia: un interprete traduce potenzialmente ciò che vuole e questo può diventare un aspetto molto delicato a seconda dei luoghi che andremo a visitare (è diverso essere al centro di Manhattan o di una piccola città del Medio Oriente).
La stessa cosa accade nel campo degli investimenti.
La fiducia è necessaria per ritenere attendibili la capacità di INDIVIDUARE e SELEZIONARE le informazioni più IMPORTANTI e RECENTI e la traduzione di contenuti tecnici in termini comprensibili.
IL CONFORTO

Questo è forse il periodo più adatto per parlare di questo argomento.
L’emergenza sanitaria si è presto trasformata in emergenza economica e sociale.
Sono dunque moltissime le leve emotive ed emozionali che si accumulano nella mente di una persona.
Non bastasse, il distanziamento cui dovremo abituarci – sembra – per molti mesi, impedirà molte occasioni di sfogo e distensione.
Che incidenza può avere tutto ciò sulla gestione dei soldi?
La risposta è legata a quanto detto poche righe sopra circa la finanza “comportamentale”, perché una tale overdose di emozioni moltiplica la possibilità di errori cognitivi e quindi, di decisioni sbagliate sull’investimento.
La presenza di una voce qualificata ed esperta ma soprattutto terza, non proprietaria del patrimonio che amministra, si rivela molto importante: il DISTACCO consente sempre di vedere le cose da una prospettiva diversa.
Nella figura sottostante ho voluto riprodurre una famosa immagine nella quale viene mostrato un oggetto sospeso in aria che, a seconda del punto di vista, proietta un riflesso diverso su ogni parete.
Naturalmente, perché sia una voce attendibile, è anche qui fondamentale che ci sia fiducia. È impossibile accettare la prospettiva di una persona cui non riconosciamo un’autorevolezza nel settore in cui lavora, soprattutto se si parla di soldi (o investimento).
LO SPRONE (the “NUDGE”)

Da dove arriva la parola sprone?
Deriva dallo “sperone” che si porta ai piedi quando si monta a cavallo.
Mi viene in mente un fatto personale.
Per motivi diversi, ho sempre avuto delle remore ad andare a Londra.
Ho scelto ogni genere di meta, anche lontana, ma ho deciso di andarla a vedere soltanto l’anno scorso. Ovviamente mi è piaciuta moltissimo e ho trovato la conferma di quello che tutti mi avevano sempre detto.
Una volta lì, ho pensato che se vent’anni prima qualcuno mi avesse convinto a fare questo benedetto viaggio, probabilmente ci sarei tornato altre 10 volte: tali servono per conoscerla bene.
Nel campo dei consigli sui soldi, accade la stessa cosa: scattano freni mentali.
Qui la questione è un pò più comprensibile: è difficile immaginare una persona che, spontaneamente, decida di mettersi a tavolino un giorno e pianificare per cose molto lontane nel tempo o che magari nemmeno immagina.
Il ruolo del navigatore che dispone della MAPPA deve essere quello di illustrare i possibili percorsi e le destinazioni sia all’inizio che in seguito (nella mia esperienza, raccontarmi le bellezze di Londra in modo coinvolgente): ciò può spronare a iniziare il “benedetto viaggio” nel CICLO DI VITA.
A mio giudizio, questa caratteristica è di gran lunga la più importante di tutte. Ma è confortante che non è una mia convinzione personale: nel 2017, il Prof.Richard Thaler ha conquistato il Premio Nobel per l’Economia con la c.d. Teoria dei “nudge” (che in italiano significa “colpetto”).
Con essa si spiega il ruolo fondamentale del “pungolo” cioè la capacità di influenzare una scelta altrui non dando ordini ma semplicemente informando sulle varie opzioni.
Questo meccanismo mentale è meglio conosciuto come “architettura delle scelte” o “spinta gentile”.
Come e anche più che nei punti precedenti, la fiducia è necessaria.
In assenza, la “spinta gentile” verso l’avventura degli investimenti, sarebbe completamente inutile.
Il tema della fiducia torna per l’ultimo tassello del nostro mosaico:
Qual è l’interlocutore a cui rivolgersi?
La risposta più logica dopo tutto quanto scritto finora è: il consulente finanziario e patrimoniale.
Vanno però aggiunte le ultime due considerazioni sull’argomento.
- Ancora oggi la maggior parte delle persone ripongono la loro fiducia in modo INCONDIZIONATO ad una serie di figure tipiche e stereotipate.

Facciamo degli esempi (rigorosamente reali):
- il cugino avvocato
- il parente notaio
- l’amico impiegato in banca
- il marito commercialista
- il fratello che lavora alle poste (ma è un dirigente informatico)
e anche:
- Il portiere della squadra di calcetto laureato (o laureando) in economia
- il vecchio compagno di classe che ora insegna mercati finanziari all’Università
- la moglie del mio migliore amico che fa la cassiera in banca
- l’amica insegnante di lettere (vi assicuro che è vero)
- il procuratore o il manager (se si tratta di sportivi o artisti in genere)
Infine vi è un’enorme quantità di casi di fiducia concessa per mancanza di alternativa” (per esempio, il classico ufficio titoli della banca o dell’ufficio postale “sotto casa”).
Fatta eccezione dell’esempio del direttore della propria banca, spesso gli italiani si fanno dare consigli da una persona a cui lascerebbero anche le chiavi di casa quando vanno in vacanza e che in qualche modo si occupa di soldi nel suo lavoro quotidiano.
Qual è l’errore?
I matematici direbbero che la fiducia è un elemento necessario ma non sufficiente per decidere a chi affidarci.
La fiducia non deve essere MAI INCONDIZIONATA.
L’interlocutore deve possedere tutte le caratteristiche elencate sopra, comprese quelle del risparmiatore che segue.
Ci sono tantissime altre qualità di cui qui non ho parlato e sono attinenti al lato umano del nostro interlocutore. Per esempio, la capacità di ASCOLTO, la SENSIBILITÀ, la CREATIVITÀ, la CURIOSITÀ.
Sarebbe troppo lungo sviscerarle qui: esse sono definite qualità “olistiche” e contribuiscono in modo decisivo a creare la fiducia tra pilota e navigatore (ovvero tra cliente e consulente), e a consolidarla nel tempo.
Lo sviluppo tecnologico ha favorito negli ultimi anni la nascita di alcune piattaforme “online” molto evolute che hanno la possibilità di elaborare grandi quantità di dati storici con enorme velocità.
Sono stati definiti “consulenti robot” (robot-Advisor); grazie a questa capacità di calcolo essi suggeriscono all’investitore una serie di portafogli costruiti con il “pilota automatico”.
La mancanza del fattore umano è il loro principale punto debole, tutti i sondaggi in tal senso rivelano che sono utilizzate da milioni di persone ma con esigenze di investimento e patrimoni molto limitati.
Laddove le esigenze si fanno complesse, l’algoritmo – per quanto potente, non viene ritenuto sufficiente perché non è dotato delle sensibilità proprie esclusivamente della mente umana che spingono il ragionamento su opzioni a volte, diametralmente opposte.
Per fortuna… per ora è ancora così.
Bene, siamo giunti al termine del nostro viaggio.
Sono sicuro che questa guida per orientarsi ti sarà molto utile.
Tuttavia, come vedi, le insidie sono davvero tante.
Hai paura di non riuscire a definire con anticipo gli obiettivi del ciclo della tua vita?
Hai paura di perderti tra le carte della tua banca o peggio nei meandri delle procedure online?
Sei attrezzato per il viaggio nelle incertezze dell’economia?
Se sei intenzionato ad iniziare il tuo percorso in modo maturo e consapevole, se desideri approfondire aspetti legati ai risparmi o all’investimento, contattami per una consulenza gratuita.