investimento e risparmi
sara vannelli Nessun commento

Come investire? Dove investire? 
Non ci sono domande più comuni di queste quando si tratta di fare le scelte sui propri risparmi ed oggi più che mai dobbiamo trovare delle risposte chiare ed esaurienti.
Hai già riflettuto sui tuoi obiettivi di investimento? 
Vuoi conoscere gli strumenti e i veicoli più adatti per intraprendere questo percorso? 
Prosegue la mia breve guida alle soluzioni che possono aiutarti a decifrare meglio le proposte della tua banca. 

investimento e risparmi

Quando compro un quotidiano, anche se più specializzato di altri nelle pagine o negli inserti economici, leggo lunghi articoli sul risparmio con approfondimenti SEMPRE concentrati sugli strumenti finanziari. 

Non si fa alcun cenno al motivo per cui un prodotto finanziario o l’altro dovrebbe essere scelto: non si tocca, nemmeno da lontano, il concetto che tale prodotto è strumentale a quel motivo.

In altre parole, il prodotto di investimento è un VEICOLO costruito per trasportare il denaro non consumato oggi, ad un consumo che avverrà DOMANI. 

Purtroppo i mass media non si pongono in questa FONDAMENTALE PROSPETTIVA, che rappresenta invece l’ESSENZA e la BASE di una SCELTA DI INVESTIMENTO CONSAPEVOLE. 

Nel precedente articolo abbiamo affrontato questo aspetto parlando di un viaggio appassionante dei soldi nel ciclo di vita e all’interno della Piramide dei bisogni.

Ora siamo dunque pronti alla scelta del mezzo (o mezzi) di trasporto con cui sarà meglio spostarsi. 

C’è un elemento comune che permette a tutti i veicoli di spostarsi, anche sull’acqua (prendendo un traghetto); quest’oggetto si chiama ruota. 
Oggi la utilizzerò per parlare di un elemento comune di ogni buon investimento ovvero la diversificazione.

L’invenzione della RUOTA (LA DIVERSIFICAZIONE)

la diversificazione della ruota per investimento

Gli studiosi fanno risalire l’invenzione della ruota al 3500 a.C.

In economia, o meglio nella materia degli INVESTIMENTI, possiamo dire che è arrivata in tempi un pò più recenti, ovvero con la c.d. “Teoria Moderna di (costruzione del) Portafoglio” (Modern Portfolio Theory o MPT). 

Cosa emerge da questa teoria?
Fondamentalmente due cose: 

  1. Un veicolo con ruote non si muove bene senza. Ovvero non esiste nessun investimento senza un rischio.  
  2. Si può avere il veicolo più moderno con le ruote più nuove ma dipende anche dalla strada. OVVERO possiamo abbattere il rischio dell’investimento ma non eliminarlo.  

Vediamo di capire qualcosa in più.
Qualsiasi INVESTIMENTO basa la sua efficacia su una corretta DIVERSIFICAZIONE.

La “diversificazione” significa studiare con molta attenzione settori o aree geografiche e i “pesi” di ogni area che compongono un “PORTAFOGLIO di investimento”.

Solitamente si usano le TORTE per rappresentare questo concetto ma a mio giudizio non credo che una macchina camminerebbe bene con una Sacher al posto dei pneumatici. 

Forse è per questo che molti italiani sono vittime del c.d. risparmo tradito?

Tornando a noi (o meglio forse dire, in noi), vi sono diversissimi tipi di ruote a seconda di dove sono montate. Soffermiamoci per un attimo sull’immagine sottostante. 

La prima ruota è di una macchina sportiva. 
La seconda e la terza di una utilitaria.
La quarta di una bicicletta.

Di sicuro le ultime due hanno più raggi delle prime, ma montare una ruota da utilitaria su una macchina sportiva non è una buona idea. Oltre a non avere le prestazioni, ci sarà un grande rischio in termini di stabilità. 

tipologia di ruote

Così, per i nostri risparmi, costruire un portafoglio efficiente NON significa necessariamente scegliere molti strumenti:
DIVERSIFICARE aiuta ad abbassare il RISCHIO soltanto se gli strumenti sono stati assemblati rispettando i due criteri principali: 

  • EQUILIBRATURA 
  • CONVERGENZA

Poiché non siamo dal GOMMISTA ma investiamo i nostri soldi: 

  • L’EQUILIBRATURA diventa EQUILIBRIO (tra costi, rendimento e rischio)
  • La CONVERGENZA diventa il rispetto degli obiettivi aziendali. 

In questo modo avremo un VEICOLO con cui saremo SICURI di muoverci RIDUCENDO MOLTO il RISCHIO. 

Inoltre procedendo in questo modo possiamo tutelarci anche contro quella parte di rischio (definito in finanza “sistemico”) che non si può eliminare. 

Per rimanere nella metafora, anche la macchina più sicura può avere difficoltà con strade difficili o condizioni meteo avverse, più o meno improvvise. 
Fuor di metafora, esattamente ciò che viviamo in questi giorni. 

La Pandemia non è un fenomeno economico, è arrivata senza avvisare e tuttavia, chi aveva portafogli di investimento ben STRUTTURATI, resisterà, (attraversando delle oscillazioni) e in futuro guadagnerà dalle scelte fatte senza ombra di dubbio.   

IL TIPO DI VEICOLI (I VARI STRUMENTI) 

strumenti finanziari per investimento

La figura delle diverse ruote introduce anche il concetto dei diversi VEICOLI (STRUMENTI DI INVESTIMENTO) che possiamo scegliere per il nostro viaggio. 

La normativa vigente prevede tante categorie e sottocategorie divise per altrettanti criteri. Purtroppo ciò non aiuta molto l’utente finale ad avere una idea chiara. 

A mio giudizio è importante che una persona sappia se per arrivare alla sua piramide debba prendere l’auto, il treno, la bicicletta o l’aereo. 
Saper interpretare le sigle scritte sul bordo di un pneumatico o sul lato della motrice di un Frecciarossa non rientra tra le sue priorità.

In questo senso ritengo che un risparmiatore, nel momento in cui diventa anche INVESTITORE, debba saper distinguere tra questi tipi di strumenti: 

  • SEMPLICI E COMPLESSI
  • FINANZIARI E ASSICURATIVI
  • GESTITI E NON GESTITI

La prima classificazione è estremamente personale. 
Come molti di voi sanno, e come si evince dal mio sito, credo di essere titolato per poter definire “complesso” uno strumento finanziario che anche un esperto fa fatica a capire

Un esempio di questa categoria sono tutti gli strumenti DERIVATI. 
La parola spiega che il valore di ciò che compriamo DERIVA da un algoritmo matematico che REPLICA un altro strumento finanziario. 

Nella nostra metafora è come se ci proponessero di viaggiare nel SIMULATORE di una moderna cabina di prima classe della British Airlines. 

simulatore volo

Salvo poi aprire un finestrino e renderci conto che siamo davvero a bordo di un jet che non si tratta di un videogioco. 
I problemi potrebbero nascere se abbiamo paura di volare oppure se il jet inizia a perdere quota. 

Uno strumento semplice lo è perché il suo VALORE è di facile calcolo. Non deriva da un algoritmo ma DIRETTAMENTE dalla sua composizione.
Significa che se compriamo un biglietto aereo in effetti saliamo su un aereo.  Se abbiamo paura di volare ci sposteremo in un altro modo. 

La seconda categoria (finanziari/assicurativi) ha una differenza fondamentale che ha un senso citare parlando della nostra RUOTA.

Gli strumenti ASSICURATIVI hanno una serie di caratteristiche MOLTO IMPORTANTI volte a tutelare NOI STESSI E IL NOSTRO PATRIMONIO, cosa che gli strumenti finanziari non hanno. 

  • sono impignorabili e insequestrabili
  • danno la possibilità di avere una rendita vitalizia
  • trasferiscono il rischio di un evento sulla compagnia assicurativa

Stiamo quindi parlando di un VEICOLO molto simile al TRENO e che ha quindi RUOTE DI ACCIAIO e una CARROZZERIA MOLTO SOLIDA. 

Come per il treno, che viaggia sui BINARI, rispetto ad una macchina ha molta meno libertà di movimento ma nello stesso tempo può portarci molto più lontano senza la fatica di guidare, e il rischio di avere un “colpo di sonno”.

Per ora ci fermiamo qui perché parlare di tutte le differenze tra i due mondi porterebbe via molto tempo e se lo desideri possiamo approfondirlo assieme.

PRODOTTI GESTITI E NON GESTITI

prodotti finanziari e investimento

La terza e ultima divisione del mio personalissimo GARAGE è quello che vede da una parte i prodotti GESTITI e dall’altra quelli che non lo sono. 

Facciamo l’esempio di un titolo azionario o di un titolo di Stato (che oggi si possono acquistare direttamente seduti in poltrona come per un qualsiasi altro prodotto).

Questi strumenti vengono definiti di RISPARMIO AMMINISTRATO. 
Attenzione! 
Ciò può indurre un normale risparmiatore nell’errore che questi soldi siano “amministrati da qualcuno” ma così non è. 

Se compriamo un’azione “XY” significa che stiamo PARTECIPANDO AL RISCHIO di quella azienda. 
Quando e se fallirà potremo perdere tutti i nostri soldi e se semplicemente andrà in difficoltà, anche i valori delle sue/nostre azioni scenderanno. 

Comprare un Titolo di Stato (o qualsiasi altra obbligazione) significa che stiamo PRESTANDO i nostri soldi allo STATO e che esso ci darà indietro qualcosa per il disturbo. 

Nel corso di questi investimenti non c’è proprio nessuno che li AMMINISTRA, essi sono semplicemente CONTRATTI dove c’è da una parte chi mette i soldi e dall’altra chi li prende. 

In alcuni casi li restituirà in altri NO. In alcuni casi distribuirà interessi e lauti guadagni, in altri NO. 
Questi VEICOLI sono per viaggiatori esperti

Mi vengono in mente quelle persone che si lanciano in imprese leggendarie, come attraversare l’oceano in barca a vela (azioni) oppure attraversare il deserto sul dorso di un cammello (OBBLIGAZIONI). 

Il risparmio invece si dice GESTITO quando esiste una squadra di ESPERTI che mette a disposizione tutta la sua esperienza e la sua preparazione per fornirci i VEICOLI, gli ITINERARI, il CARBURANTE e la MANUTENZIONE. 

Rispetto ai precedenti, significa che attraversiamo lo stesso oceano con una potente nave da crociera ed il deserto a bordo di moderni fuoristrada. 

Il risparmio gestito ha un costo superiore a quello non gestito, la cosa è ovvia; molto meno ovvia è l’EFFICACIA della gestione

Esistono centinaia di migliaia di strumenti nel mondo ma molti non funzionano un granché, per una serie di motivi. 

Perciò spesso il ragionamento tende ad essere: “piuttosto che salire su un traghetto degli anni 50 per attraversare l’oceano (ad esempio un pessimo fondo comune AZIONARIO), preferisco STARE A CASA (lasciare i soldi sul conto)”. 

Moltissimi decidono di attraversare il mare con la barca a vela (il cosiddetto “fai da te”), ma se non sono abituati alle tempeste difficilmente ne escono vivi. 

Qui sotto, una mia tabella riassuntiva dei principali veicoli che oggi sono a disposizione, secondo i criteri appena esposti.

strumenti finanziari, fondi, titoli, azioni, gestioni, obbligazioni, investimento

IL CAMBIO del VEICOLO e delle GOMME (MOVIMENTI STRATEGICI e MOVIMENTI TATTICI).

Nel corso del viaggio è verosimile cambiare mezzo di trasporto. 
Nella pianificazione degli INVESTIMENTI per il proprio CICLO DI VITA, dovremo utilizzare necessariamente mezzi diversi per raggiungere le METE che ci prefiggiamo al momento della partenza, ovvero i vari livelli della PIRAMIDE DEI BISOGNI. 

Questo tipo di scelta si definisce STRATEGICA, perché è la STRADA che ci porterà verso il traguardo. 
Naturalmente, può capitare che accadano delle cose durante il percorso. 
Può cambiare la meta oppure il contesto circostante. 

MODIFICARE LA STRATEGIA

Per modificare la STRATEGIA, questi eventi devono essere IMPORTANTI e legati al CICLO DI VITA: si pensi alla situazione attuale. 

In primo luogo difficoltà di lavoro ma anche soltanto spostamenti di matrimoni, di eventuali progetti personali. 
Ciò implica necessariamente un cambio di rotta nelle proprie decisioni finanziarie. 

Le modifiche alla STRATEGIA sono dunque un avvenimento raro e legate alla PERSONA.

Anche lo scenario economico può imporre in un momento del genere delle modifiche ma non nella STRATEGIA. 

Durante l’arco del viaggio può capitare che si “fori una gomma”, oppure che un treno, per arrampicarsi su una montagna, abbia bisogno di una trazione a “cremagliera” . 

ferrovia cremagliera

E così nel corso di un investimento, può rendersi necessaria una modifica “in corsa”. Ad esempio se c’è uno shock nei mercati che rende INADEGUATI o più PERICOLOSI determinati strumenti o settori o zone geografiche.

Le variazioni dei propri investimenti in relazione a mutamenti economici e finanziari, prendono il nome di decisioni TATTICHE.

Queste ultime sono legate al VEICOLO ed eventualmente alla scelta della STRADA ma la META RIMANE LA STESSA. 

Ora che siamo in grado di decidere il mezzo di trasporto, non rimane che decidere chi lo guida. 

Il problema si pone in modo maggiore per tutti quei veicoli che non possiamo condurre noi. Ma anche se la macchina è nostra, è sempre una possibilità quella di scambiare due chiacchiere o farsi leggere la cartina dal passeggero che è accanto a noi. 

In tutti questi casi possiamo individuare il ruolo del NAVIGATORE, una persona o un apparecchio abbastanza sofisticato da permetterci di non smarrire mai rotta per raggiungere la nostra meta. 
Di questo parleremo a fondo nella terza e ultima parte di questa breve guida.

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